Caro Collega,
in questi giorni le regole attuative dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto 2020 in tema di rientro dall’estero sono più volte state rettificate. Inoltre non tutte le ASL hanno inviato ai MMG i riferimenti cui inviare le segnalazioni di rientro al lavoro per il personale sanitario. Vi inviamo le risposte che in questi giorni di festa abbiamo ricostruito, anche in coerenza con la DGR dell’8 agosto e l’AIR Covid, e che possiamo ritenere ad oggi attendibili. Consultare anche https://www.regione.piemonte.it/web/temi/coronavirus-piemonte/coronavirus-rientro-italia-dallestero-istruzioni-operative
D. Un mio assistito mi ha comunicato che sta tornando dalle vacanze in Spagna, cosa devo fare in qualità di Medico di Medicina Generale?
R. In accordo con l’Ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto 2020, i pazienti che rientrano in Italia da Croazia, Spagna, Malta e Grecia comunicano al SISP oppure al MMG il proprio rientro compilando il modulo che trovate in allegato. È opportuno che Il MMG che riceve la comunicazione provveda anch’esso a segnalare sul portale COVID il rientro del proprio assistito da paese a rischio. Se richiesto, inoltre, produce certificato di malattia inserendo nello spazio diagnosi la dicitura “isolamento in attesa di tampone per COVID”. Secondo quanto previsto dall’ordinanza il tampone dovrebbe essere effettuato entro tre giorni e quindi è ragionevole che la prognosi sia contenuta entro questo termine.
Il SISP contatterà il paziente ed eseguirà il tampone.
Se l’esito del tampone sarà negativo l’assistito riprenderà il lavoro.
Se l’esito del tampone sarà positivo, il SISP emetterà l’ordinanza di quarantena, il MMG proseguirà la sorveglianza anche avvalendosi dei colleghi delle USCA e proseguirà l’inabilità al lavoro con un nuovo certificato in cui riporterà gli estremi dell’ordinanza emessa.
Se il paziente rientra in Italia con un’attestazione di tampone negativo effettuato entro le 72 ore il MMG non deve fare nulla e per il paziente non è previsto alcun isolamento fiduciario, salvo comparsa di sintomi.
D. Una paziente si è recata la settimana scorsa in Romania, cosa devo fare?
R. Per coloro che negli ultimi 14 giorni si sono recati in Romania o Bulgaria è prevista la quarantena obbligatoria, emessa da parte del SISP, salvo l’esercizio di professioni particolari elencate nel provvedimento. Le specifiche sono presenti all’artt. 4 e 5 del DPCM 11 giugno 2020 (vedi http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5411&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto )
D. Un mio paziente mi ha chiamato dalla Colombia per sapere cosa deve fare per tornare in Italia, come posso aiutarlo?
R. A seguito dell’Ordinanza del 12 agosto 2020, dal 13 agosto è vietato l’ingresso in Italia per coloro che nei 14 giorni precedenti sono transitate o hanno soggiornato in Colombia e in altri paesi il cui elenco è aggiornato al link http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5411&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
D. E’ vero che noi medici dobbiamo comunicare all’ASL il rientro al lavoro da qualsiasi destinazione e comunque per assenze superiori ai 5 giorni?
La DGR regionale dell’8 agosto richiede a tutto il personale sanitario di segnalare all’ASL il proprio rientro al lavoro per assenze superiori a 5 giorni anche se non ci si è recati in altre regioni o all’estero. Non sono comunque previste altre procedure a meno di rientro dai Paesi di cui sopra. Alleghiamo il modulo di segnalazione, da inviare al proprio Distretto (o altro riferimento eventualmente comunicato).
D. Sono un medico di Continuità Assistenziale e USCA, tra due turni possono anche trascorrere più di 5 giorni, devo comunque segnalare ogni volta il mio rientro al lavoro?
Abbiamo ricevuto dalle ASL risposte differenti a questo quesito. A nostro modo di vedere, la pausa tra due turni non è un’interruzione del lavoro, soprattutto se vengono anche esercitate altre attività come l’assistenza primaria, anche come sostituzione. Stiamo attendendo riscontro su questa interpretazione, tuttavia se l’Azienda richiede comunque la segnalazione è possibile inviarla ed evitare un inutile contenzioso.