La resistenza antimicrobica si verifica quando i microrganismi (batteri, funghi, virus o parassiti) mutano in seguito all’esposizione a farmaci antimicrobici (antibiotici, antimicotici, antivirali, antimalarici e antielmintici). Avviene fisiologicamente, attraverso cambiamenti genetici, tuttavia, l’abuso e l’uso eccessivo di antimicrobici sta accelerando questo processo. In molti ambiti gli antibiotici sono spesso somministrati senza supervisione professionale; esempi di abuso includono l’automedicazione in caso di infezioni virali o l’utilizzo come promotori di crescita o prevenzione in animali sani. I microbi resistenti si trovano dunque nel mondo animale, nel cibo e nell’ambiente e possono diffondersi tra persone, tra animali e tra persone e animali. Il pessimo controllo delle infezioni, le condizioni sanitarie inadeguate e la manipolazione inadeguata di cibo incrementano la diffusione della resistenza antimicrobica.

Nuovi meccanismi di resistenza stanno emergendo e si stanno diffondendo a livello globale, minacciando la nostra capacità di trattare malattie infettive comuni, con conseguente malattia prolungata, disabilità e morte. WHO-Antimicrobial Resistance

La resistenza antimicrobica (AMR) è dovuta all’emergenza, alla diffusione e alla persistenza di batteri MDR (multidrug-resistant) o “superbatteri” (superbugs). La parola “superbatteri” indica microbi con un tassi di morbilità e di mortalità maggiori a causa di diverse mutazioni che forniscono resistenza a varie classi di antibiotici. In alcuni casi, i ceppi superresistenti hanno sviluppato una maggiore virulenza e una migliore trasmissibilità.

Mycobacterium tuberculosis è un importante esempio sia nel mondo in via di sviluppo sia in quello occidentale. Altre infezioni batteriche gravi includono Acinetobacter, Burkholderia, Campylobacter, Citrobacter, Clostridium, Enterobacter spp., Enterococcus, E. coli, Haemophilus, Klebsiella, Proteus, Pseudomonas, Salmonella, Serratia, S. aureus, Staphylococcus epidermidis e Streptococcus pneumoniae.

 

Numerose organizzazioni, come i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), la società americana per le malattie infettive, il World Economic Forum e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno dichiarato che la resistenza agli antibiotici è un “problema di salute pubblica globale”. Soltanto negli Stati Uniti, le infezioni acquisite in ospedale associate agli agenti patogeni resistenti agli antibiotici (HAI) causano 99.000 decessi all’anno. Nel 2006, circa 50.000 americani morirono a causa di due comuni HAI, ovvero polmonite e sepsi, che costarono circa $ 8 miliardi all’economia degli Stati Uniti. In totale, negli Stati Uniti sono state registrate perdite economiche di circa $ 20 miliardi, mentre sono state registrate perdite di circa $ 35 miliardi all’anno in termini di perdita di produttività a causa della resistenza agli antibiotici nei sistemi sanitari.

Secondo gli analisti di Research and Development Corporation, un’organizzazione mondiale statunitense senza scopo di lucro, uno scenario peggiore potrebbe evolversi nel prossimo futuro in cui il mondo potrebbe essere lasciato senza alcun potente agente antimicrobico per trattare le infezioni batteriche. In questa situazione, l’onere economico globale sarebbe di circa 120 trilioni di dollari ($ 3 trilioni all’anno), che è approssimativamente uguale al budget annuale totale esistente dell’assistenza sanitaria degli Stati Uniti. In generale, la popolazione mondiale sarebbe gravemente colpita: a partire dal 2050, circa 444 milioni di persone soccomberebbero alle infezioni e il tasso di natalità si ridurrebbe rapidamente considerate queste condizioni. I paesi che hanno elaborato piani nazionali inclusivi hanno avuto successo nel controllo dell’AMR. Questi approcci includono l’uso prudente degli antibiotici, la sorveglianza degli antibiotici utilizzando il “One Health Approach”, l’avanzamento dell’assetto sanitario, lo sviluppo di polizze assicurative sanitarie, la promozione limitata dei farmaci, strategie coerenti di controllo delle malattie e piani di stewardship nella comunità. L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura, il CDC e l’Office International des Epizooties stanno facendo grandi sforzi per controllare la resistenza agli antibiotici. Altri programmi che si occupano della minaccia globale della resistenza agli antibiotici includono il Global Health Security Agenda (GHSA), il pacchetto di azioni antimicrobiche di resistenza (GHSA Action Package Prevent-1).“Antibiotic resistance; a rundown on global crisis” Bilal Aslam et al., 2018 Oct, Infection and Drug Resistance.

 

Prima linea di terapia antibiotica in pazienti sani senza fattori di rischio per infezioni pertinenti alla Medicina Generale.

 

Sintesi del “Manuale di terapia antibiotica empirica”, Ospedale Molinette, 3 giugno 2017, aggiornato il 21/11/2017

 

Patologia

 

Terapia Durata
POLMONITE ACQUISITA IN COMUNITA’

(CAP)

Amoxicillina +/- Azitromicina/Claritromicina

 

5-7 gg

14 gg se: Legionella, Micoplasma, Pseudomonas, Acinetobacter

10-14 gg se: risposta clinica lenta, immunocompromissione grave

≥ 14 gg se: cavitazione, empiema, infezione metastatica (endocardite o meningite)

POLMONITE ACQUISITA IN OSPEDALE

(HAP)

Cefalosporina III (Ceftriaxone o Cefotaxime)

 

5-7 gg
BPCO RIACUTIZZATA –             Amoxicillina/Clavulanato

–             Cefixima

 

5-7 gg
SEPSI (senza neutropenia): due o più criteri SIRS + sospetta causa infettiva –             Ampicillina/Sulbactam +/- AMG

–             Cefalosporina III +/- AMG

 

COLECISTITE e COLANGITE –             Cefalosporina III

–             Ampicillina/Sulbactam

–             Amoxicillina/Clavulanato

 

7 gg
DIVERTICOLITE con sepsi

 

–             Cefalosporina III + Metronidazolo

–             Ampicillina/Sulbactam

–             Amoxicillina/Clavulanato

 

7 gg
COLITE DA C. DIFFICILE Sospendere gli antibiotici non essenziali – isolamento:

Metronidazolo os (500 mg x3)

Se grave: Vancomicina os (125 mg x4)

 

10-14 gg
BATTERIURIA ASINTOMATICA con/senza CV Trattare solo se: gravidanza, trapianto rene, in programma intervento su vie urinarie, neutropenico

 

CISTITE –             Nitrofurantoina

–             Cefixima

–             TMP/SMX o Ciprofloxacina

 

–             3-5 gg

–             5-7 gg

–             3 gg

IVU (con CV) Cefalosporina III

 

7 gg se risposta veloce, 14 gg se risposta lenta
IVU e PIELONEFRITE –             AMG (gentamicina o amikacina o tobramicina) x 1 sett

–             Cefalosporina III x 1 sett

Poi Ciprofloxacina per os

 

2 settimane

3 settimane se lesioni ascessuali o pielonefrite bilaterale

PROSTATITE –             Ciprofloxacina

–             TMP/SMX

 

4-6 settimane
CELLULITE con sepsi –             Amoxicillina/Clavulanato +/- TMP/SMX

–             Cefalex +/- TMP/SMX

Sollevare sempre l’arto

7-14 gg
PIEDE DIABETICO Amoxicillina/Clavulanato +/- TMP/SMX

 

7-14 gg
SPONDILODISCITE e ARTRITE SETTICA con sepsi Cefalosporina III

 

6 sett in spondilo

4 settimane in artrite

MENINGITE Desametasone 10 mg/6h x 4 gg (se H. Influenzae o S. Pneumoniae) + Ceftriaxone 2g/12h

Desametasone subito prima dell’antibiotico

 

7 gg: N. Meningitidis

7 gg: H. Influenzae

10-14 gg: Streptococcus spp

21 gg: Gram-negativi

≥21 gg:L.Monocytogenes

 

A cura di Elena Fenocchio