Con la “fase 2” saranno probabilmente richiesti a noi Medici di Famiglia certificati di rientro al lavoro in cui si attestino le condizioni di salute del lavoratore. A tal riguardo si ricorda che:
1. Tale certificato si può classificare come “stato di salute”
2. Certificare uno stato di salute, quando richiesto dal nostro paziente, è un dovere deontologico
3. I certificati di stato di salute non sono previsti tra i certificati gratuiti, ad eccezione di quelli per la riammissione al lavoro degli alimentaristi
4. Non è possibile affermare con certezza che il soggetto non sia portatore sano di COVID19 mentre è possibile certificare:
– l’assenza di segni o sintomi in atto
– l’assenza di quarantena o isolamento domiciliare in atto disposta dal SISP direttamente o su portale regionale webcovid
– l’eventuale presenza di tamponi con referto negativo registrati sul portale regionale webcovid
– ogni altro elemento clinico, laboratoristico o certificativo obiettivabile.