Erano 120 gli aspiranti MMG che martedì 26 settembre presso l’auditorium dell’Ordine dei Medici di Torino hanno svolto la seconda simulazione del Test di ingresso organizzata da FIMMG Formazione Piemonte. I medici, in attesa di concorrere per l’accesso al Triennio di Medicina Generale 2017-2020, hanno aderito all’invito del Progetto Giovani 2017 che FIMMG in tutta Italia sta proponendo a migliaia di giovani Colleghi.

“Fimmg Formazione Piemonte è la nostra occasione di essere un punto di riferimento per i colleghi che vedono nella medicina generale una possibile scelta di vita – spiega Francesca Camardella, Coordinatore Regionale del Settore.

“Il Progetto Giovani ci ha permesso di assolvere completamente questo ruolo e le numerose adesioni all’incontro di ieri lo dimostrano. L’evento da noi organizzato presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici di Torino si è rivelato essere non solo un’opportunità per i colleghi di migliorare la propria preparazione in vista del prossimo test di accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale ma anche un momento dove esprimere preoccupazione verso un futuro, mai come ora, incerto. FIMMG Formazione – prosegue Camardella – è da sempre in prima linea per salvaguardare i diritti del giovane medico in formazione: interesse comune dei colleghi neoabilitati è una preparazione post-laurea che sia all’altezza delle aspettative e dei sacrifici compiuti con il rispetto che merita il nostro futuro ruolo professionale.

Nonostante il contesto attuale sia caratterizzato da dilagante scetticismo e scelte di vita professionale dettate dalla necessità più che dalla reale vocazione, le parole del Vice Segretario Nazionale Alessandra Taraschi, al termine dell’incontro di ieri, sono state accolte con un caloroso applauso a dimostrazione dell’importante supporto all’impegno che FIMMG Formazione sta dimostrando a tutela dei diritti dei giovani colleghi. La dott.ssa Taraschi ha sottolineato il profondo impegno del nostro settore, a livello sia regionale che nazionale, nell’arginare i possibili disagi legati al posticipo del concorso di specializzazione rispetto a quello per il Corso di Formazione in Medicina Generale, come già avvenuto nel 2014. Speriamo che questo supporto continui, dando sempre più voce e più forza alla nostra bella medicina generale”.